Una specialità del Lago Maggiore: il Coregone

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In questo nuovo articolo, Globalpesca vi racconta di una delle specialità più comuni, ma allo stesso tempo amate, del Lago Maggiore: il Coregone.

Le caratteristiche generali

Appartenente alla categoria dei salmonidi e alla famiglia dei Coregonidi (da cui prende il nome), questo pesce è tipico dei grandi laghi Italiani e nel Verbano si presenta in due tipologie: il lavarello e la bondella.
Molto simili tra loro, queste due varietà si differenziano principalmente per le dimensioni e per il peso. Il lavarello, tendenzialmente più grande, può raggiungere i 2-3 chilogrammi di peso (in linea generale supera sempre il chilo), mentre la bondella può raggiungere al massimo il peso di 0,5 chilogrammi.
Entrambi i tipi presentano un corpo affusolato, leggermente compresso ai lati e sono ricoperti da squame circolari grandi.

La stagionalità e la pesca

Il lavarello e la bondella vengono pescati esclusivamente nei laghi, non esistono allevamenti artificiali.

Il lavarello viene pescato a partire dal 10 gennaio, dopo la frega (il periodo di riproduzione dei pesci), al largo. La pesca del lavarello è infatti vietata entro i 200 metri dalla riva, perché in questa zona d’acqua i pesci si riproducono prima di essere trasportati al largo.
La tecnica di pesca utilizzata per il lavarello è la cosiddetta “Reti Volanti”, in cui le reti vengono calate nel lago e lasciate libere di muoversi attraverso le correnti (in superficie sono riconoscibili tramite boe o bandierine).

La bondella, invece, viene pescata a partire dal 24 gennaio tramite la “Pesca a fondo”, tecnica che consiste nell’adagiare una zavorra sulla rete così che rimanga appoggiata sul fondale e riportata successivamente a riva tramite una corda.

Le reti, in entrambi i casi, vengono calate all’imbrunire e raccolte all’alba, sia per esigenze di mercato (il pesce deve arrivare presto sui banchi delle pescherie), sia per motivi di traffico sul lago. La grande quantità giornaliera di barche a motore e traghetti, infatti, influisce molto negativamente sulla qualità del pesce.

La grande peculiarità della pesca al coregone è che essa, inevitabilmente, risente delle abitudini del pesce. Infatti, l’animale, tende a migrare e a spostarsi all’interno del suo habitat – a differenza di tanti pesci stanziali come il persico – per cercare il plancton, di cui si nutre.
Sul Lago Maggiore, la pesca si divide in zone a seconda del periodo. Suddividendo il Lago in 3 macro-aree (dal basso lago a Stresa, da Stresa a Verbania e da Verbania a Cannobio), la pesca parte nei primi mesi dell’anno dal basso lago per poi spostarsi, con il passare delle stagioni, verso le zone di Cannobio.

Consigli sulla consumazione

Il coregone in cucina è un pesce molto semplice e veloce da preparare. Può essere cucinato in molti modi; tra le preparazioni più comuni vi sono il coregone bollito, al forno o alla griglia.

Il coregone bollito va cotto per appena 2 o 3 minuti, dopo averlo pulito, in abbondante brodo di pesce. A seguire può essere insaporito con olio, limone e prezzemolo.

Il coregone al forno, ad esempio, può essere preparato sfilettando il pesce e adagiandolo sulla carta da forno; dopo averlo oliato e insaporito con verdure, cipolle, pomodori e olive taggiasche va infornato per pochi minuti.

Altrettanto veloce è la preparazione alla griglia: il coregone può essere servito al naturale o condito con le spezie preferite.

Il Coregone di Globalpesca

Il coregone distribuito da Globalpesca proviene direttamente ed esclusivamente dal Lago Maggiore e dal Lago di Garda e la sua qualità è la più alta sul mercato.

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Articolo realizzato con il prezioso contributo di Marco Rodella della Cooperativa Pescatori.